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📚📻Fuori di Testo 8 settembre 2024

Osptiti della puntata

Viliani-8-settembre-1024x1024 📚📻Fuori di Testo 8 settembre 2024

Ci sono maestre ci sono maestri
Pubblicazione settembre 2024
pagine 32
formato 24 X 30
tipo libro albo illustrato
tipo edizione copertina rigida
fascia d’età da 3 a 6 anni
stato novità p.p.
€ 15,00
Descrizione
Un maestro racconta la scuola, illuminando il rapporto speciale che si instaura tra gli insegnanti e i propri
alunni.
MAESTRI AQUILONE, che non hanno perso lo spirito bambino e insegnano ad afferrare la leggerezza
nelle cose di ogni giorno. MAESTRI CASA, che sanno mettere tutto da parte per ascoltare e accogliere
quando serve un abbraccio. MAESTRE AGO E FILO, che cuciono insieme preoccupazioni e
sorrisi, MAESTRE SCINTILLA, che accendono la curiosità e scacciano la noia.
Una rassegna d’insegnanti tutti diversi e tutti accomunati da un unico desiderio: far prendere il volo ai
propri ragazzi, guardando al futuro con speranza.
Un viaggio nel mondo bellissimo e complesso dell’insegnamento, un libro che invita a riflettere sul perché i
maestri e le maestre non possano rinunciare alla propria missione educativa: accanto alle nozioni
c’è prima di tutto la capacità degli insegnanti di riconoscere i bambini che hanno davanti, nella loro
unicità e diversità. E di metterli al centro di quell’universo colorato e multiforme che è la scuola.
Un omaggio a chi ogni giorno fa della scuola un luogo in cui sbocciare e crescere. Un inno alle differenze,
alle tante intelligenze, ai vari stili educativi, alla molteplicità che accoglie. Perché la scuola può e deve
essere un luogo plurale.
Età di lettura dai 5 anni

scuola, #crescita, #sfide

mandracchia-8-settembre-1-1024x1024 📚📻Fuori di Testo 8 settembre 2024

Carmine Stanga, settant’anni suonati, è un boss della mafia che si nasconde in un casolare delle campagne siciliane. A raccogliere i pizzini con i quali continua a comandare la sua cosca è il fido braccio destro Ninnì Bisaccia, mentre il casolare appartiene a un contadino complice, Lallo Cutrò. Un giorno, all’improvviso, le visite di Ninnì cessano, e anche di Lallo non c’è più traccia. Carmine prova a capire cosa sia successo attingendo alla collezione di pizzini ricevuti e inviati; nel frattempo combatte con una prostata infiammata, legge la Bibbia scoprendo strane assonanze tra la sua storia e quelle di Giobbe o Sansone, rievoca gli episodi più sanguinosi della sua vita di mafioso, pensa con nostalgia e struggimento a Egle, la donna della sua vita. Fino a quando, come ogni Robinson Crusoe che si rispetti, Carmine cattura un ragazzo che non parla e si esprime solo tramite disegni elementari. Cagnolazzo – questo il nome che Carmine dà al giovane – diventerà il suo personalissimo Venerdì, e gli offrirà un antidoto a una solitudine ormai insopportabile.

Roberto Mandracchia scrive una storia in cui si alternano umorismo irresistibile ed efferata violenza e, sulle orme della narrativa del Sud (nostro e d’oltreoceano), indaga a fondo la natura umana mostrandoci quanto sia labile il confine tra empatia e biasimo, immoralità e purezza.

Il 23 novembre del 1993, Samuele Pallavisini, rampante commercialista e donnaiolo, viene trovato morto nel giardino di casa. Sul corpo, un verso di Baudelaire – “Un giorno più nero di ogni notte” – scritto col suo stesso sangue. La caccia all’uomo dura poco perché a finire in carcere è il fratello minore, l’insicuro e tormentato Donato, programmatore di computer dal passato difficile. Nonostante sia l’unico sospettato e tutte le prove lo inchiodino, lui continua a proclamarsi innocente. Nel carcere di Volterra, Donato divide la cella con Jack, uno scozzese carismatico e saggio, a sua volta dietro le sbarre per aver ucciso una studentessa e averne seviziata un’altra. Professore di francese, laureato anche in psicologia clinica, Jack, per sette lunghi mesi, ascolta ogni giorno la confessione di Donato e, insieme, cercano di restringere la rosa dei possibili sospettati allo scopo di trovare le prove che possano scagionare l’uomo. Cos’è veramente accaduto a Talamone? Chi ha ucciso Samuele? E perché? Donato è sicuro che non occorra allontanarsi troppo dal giardino dei Pallavisini per scovare il vero colpevole. I suoi racconti svelano infatti una torbida ragnatela di segreti di famiglia. Ognuno potrebbe aver avuto un movente per uccidere Samuele. Ognuno, persino Donato. Un intricato viaggio nella psiche umana tra ombre da seppellire e ossessioni che prendono vita. Un thriller inquietante che, come in un Carnevale di specchi deformanti, si muove tra mille facce e mille angosce, lasciando scivolare ogni certezza nel baratro più oscuro della mente umana.


Manuela Maccanti vive a Fucecchio, in provincia di Firenze. Nata nel 1977, è laureata in Lingue e letterature straniere e ha un passato da giornalista per “Il Tirreno”. Dopo aver frequentato laboratori di scrittura creativa, nel 2021 si è iscritta alla scuola Saper Scrivere ed è diventata correttrice di bozze e editor. Finalista in vari concorsi nazionali e pubblicata su antologie di racconti e poesie, nel 2021 ha esordito con il romanzo Lo stoppino e la candela (Capponi editore). Cella Numero 23 è il suo primo thriller.

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